Scopo della reportistica è produrre report, liste, conteggi, indici.

Questi risultati sono personalizzabili attraverso:

-filtri di ricerca

-campi estraibili

-formato di esportazione.

La selezione dei campi da visualizzare e/o esportare avviene mediante la selezione delle colonne da estrarre, come mostrato nella figura seguente:

Filtri chiave: la tipologia di metadati da estrarre viene indicata nel primo filtro a tendina.

Se non si altera la selezione della tendina, di default si scelgono i dati MISTI, il cui significato è chiarito nella figura seguente.

Infatti, nel ciclo di vita di un item all’interno del sistema IRIS, possono esistere più versioni della medesima pubblicazione.

Bozza → in validazione →  validato (pubblicato) →  riaperto (ancora bozza) →   in validazione → validato

Si ricordi che i dati in reportistica sono delle COPIE, non sono i dati stessi.

Nel caso dello stato “bozza”, il prodotto non viene considerato in ER-Reportistica.

Quando invece passa nello stato “in validazione”, allora passa in Reportistica e analisi. Se però il prodotto viene riaperto, si possono avere situazioni diverse.

Versione MASTER: la più aggiornata.

Versione MOST VALIDATED: la più validata.

In funzione di cosa si intende fare con i dati della reportistica, si può essere interessati ai dati più freschi e aggiornati o a quelli più validati. Nel caso di una campagna di valutazione, ad esempio, non si vogliono considerare i dati corretti all’ultimo momento e non validati dagli uffici ricerca. Viceversa, se si sta facendo una campagna interna di pulizia dell’archivio, i ricercatori stanno lavorando per aggiornare i loro prodotti e quindi siamo interessati a quelli riaperti e modificati.

La versione MASTER esclude i casi di riapertura. Se i prodotti fossero 100 e uno di questi fosse riaperto, saranno visibili solo 99 prodotti, qualora venissero estratti i dati master in reportistica. Finché non è sottoposto alla validazione, anche il prodotto storico scompare perché master significa solo dati CONSOLIDATI. Un prodotto "respinto" durante la validazione subisce la stessa sorte, non viene cioè più considerato fra i dati master.

La versione dei Dati denominata MIXED è nata durante le simulazioni ASN per rispondere ad una esigenza particolare: se l'utente è interessato a vedere i dati più freschi, senza però escludere i riaperti (prendendo quindi il prodotto che era stato validato prima della riapertura).

Tutte queste logiche sono esposte anche in ODS per l’estrazione dei dati dalle viste.


Il secondo filtro chiave a tendina è quello dove si scelgono le "modalità di incrocio con le afferenze dei contributor".

Qui il punto importante è la modalità di acquisizione delle carriere associate alle pubblicazioni.

Ipotizziamo che l’ateneo abbia un solo ricercatore A e 2 dipartimenti.

A nel 2016 ha pubblicato 5 prodotti e nel 2017 ha pubblicato 2 prodotti. Nle 2016 a afferiva a D1 e nel 2017 a D2.

Posizione attuale+ pubblicazione: associo la pubblicazione alla posizione attuale dell’autore, ossia il ruolo che ricopre oggi nel dipartimento dove lavora oggi. La pubblicazione seue, come fosse il suo patrimonio, l’autore che si sposta durante la sua carriere.

Se quindi estraggo i dati in un’ottica attualizzata, il dipartimento D1 ha 5 prodotti in meno, che sono passati a D2, diventando 7. Questa è l’ottica utilizzata durante la VQR: D2 ha tutte le pubblicazioni di quel ricercatore, anche se le aveva fatte quando era in D1.

2° modalità: ottica storicizzata. D1 ha 5 pubblicazioni e D2 ne ha 2. È l’ottica della Relazione annuale, che vuole vedere cosa i dipartimenti hanno prodotto negli anni.

3° modalità: posizione ad una data fissata. Associo la pubblicazione a dove lavorava l’autore ad una data fissata. Casi di Bandi: voglio fotografare una particolare data e non oggi, ecco perché è diversa da quella attualizzata. 1 gennaio 2016 è la mia data: allora IRIS attribuisce 7 pubblicazioni a D1 e zero a D2. Il sistema sta solo dicendo di associare il patrimonio del docente ad una data, ma non fa ulteriori ragionamenti legati alla data di pubblicazione. Infatti non ha senso proiettare indietro negli anni, questa possibilità serve solo per proiettare indietro di poco tempo, al massimo di qualche mese. Volendo andare indietro nel tempo, dovrei filtrare sulla data di pubblicazione, eliminando le pubblicazioni che a quella data non erano ancora state pubblicate.

Ricercatore in pensione: con la posizione ATTUALE escludo dall’estrazione le pubblicazioni dei pensionati o dei deceduti, che non hanno più alcuna afferenza valida. Come fare a comprendere le pubblicazioni di colo che non afferiscono più all’ateneo? Ultima posizione disponibile: come la posizione attuale, ma comprendendo coloro che non sono più afferenti.

Prese queste due decisioni importanti, si possono mettere ulteriori filtri, per anno, per dipartimento, per tipologia eccetera. Il sistema suggerisce i potenziali risultati durante la digitazione. Si cancella una selezione già fatta cliccando sulla X.

I dti sono visualizzati in forma tabellare, ma si possono essere esportati in numero illimitato, saltando la visualizzazione. Con l’export in fondo alla pagina, invece, si esporta solo la parte visualizzata nella tabella, ma in diversi formati (limite di 20000 risultati per ogni export).

Ordinamento sulle colonne con le freccine.

Accesso completo al sistema: è quello per amministratori. Accesso dipartimentale o di singolo ricercatore per limitare i risultati.